I bambini della Scuola Primaria di Bardello riflettono sulla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: un percorso di sensibilizzazione che unisce scuola e famiglie.

I bambini della Scuola Primaria di Bardello riflettono sulla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: un percorso di sensibilizzazione che unisce scuola e famiglie.


Nella settimana dedicata alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, gli alunni della classe quinta della scuola primaria di Bardello hanno scelto di affrontare un tema delicato ma fondamentale, guidati dalle loro insegnanti in un percorso di riflessione, confronto e consapevolezza.


Tutto è iniziato dalla lettura, in classe, della circolare inviata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, un documento nel quale il Ministro sottolinea l’urgenza di educare al rispetto, alla relazione sana e alla valorizzazione della dignità di ogni persona. Un testo importante, che le insegnanti hanno ritenuto necessario condividere con i bambini, soprattutto perché molti di loro ascoltano il telegiornale e si interrogano spontaneamente su ciò che accade nel mondo.


Dopo la lettura, è nato un dialogo intenso e partecipato: i bambini hanno posto domande, condiviso pensieri e riflessioni e compreso che parlare di violenza significa soprattutto imparare a riconoscere il rispetto, i “no” che vanno ascoltati, l’importanza dell’empatia e del consenso.


Uno dei momenti più significativi è stato il confronto sul simbolo ormai conosciuto in tutto il mondo: la panchina rossa. Le insegnanti hanno spiegato ai bambini il significato di questo colore, scelto per ricordare le donne vittime di violenza e per rendere visibile, in ogni comunità, l’impegno collettivo contro ogni forma di abuso. Grande la sorpresa e la gioia dei ragazzi quando è stata letta la lettera del Comitato Genitori, che ha annunciato la donazione di una panchina rossa da collocare nel giardino della scuola: un gesto concreto, simbolico e profondamente educativo. I genitori nella loro lettera hanno voluto però sottolineare anche l’aspetto costruttivo di questa ricorrenza: non solo ciò che non deve più accadere, ma soprattutto ciò che ciascuno di noi può fare, ogni giorno, per costruire un mondo migliore. Ogni gesto gentile, ogni volta che scegliamo di ascoltare, di rispettare le differenze, di evitare parole o comportamenti che fanno male, contribuiamo già a combattere la violenza. Dire “scusa”, “grazie” o “posso aiutarti” significa compiere un passo concreto verso un ambiente più sereno e giusto per tutti: donne, uomini, bambini e bambine.


Il lavoro si è trasformato poi in creatività: ogni bambino ha realizzato un disegno e scritto una frase sul tema del rispetto e della non violenza, dando voce al proprio modo di comprendere e interiorizzare questo argomento.

     Bardello

Poi tutte le classi e le insegnanti si sono riunite nell’atrio della scuola per un momento collettivo di riflessione. Un cerchio simbolico in cui grandi e piccoli hanno condiviso parole, emozioni e impegni, con l’obiettivo comune di costruire un futuro in cui queste ricorrenze non siano più necessarie come lo sono oggi.

Bardello Giornata internazionale
È necessario educare i giovani al rispetto, alla parità e alla relazione sana. Prevenire, conoscere, contrastare: questi sono gli strumenti fondamentali per formare gli adulti di domani, consapevoli e capaci di riconoscere il valore di ogni persona.


Il percorso realizzato in questi giorni è stato molto più di un’attività scolastica: è stato un atto di civiltà, un seme piantato nel cuore dei bambini affinché possano crescere in un mondo migliore, libero dalla violenza.


Le insegnanti

Ultima revisione il 11-12-2025 da FRANCESCO CODECASA